Per aver saputo coniugare attraverso un ossimoro quasi impossibile ma molto efficace nella realizzazione – stasi e movimento, intimità e socialità – la frenesia del consumo con la necessità di un tempo diverso.
Menzione speciale
L'opera
Il carrello – emblema di una società di consumo accelerata, che tende sempre di più a un punto di rottura – è stato trovato rotto e abbandonato per strada.
Recuperato e trasformato, diventa ossimoro di ciò che rappresentava: un movimento immobile, un richiamo alla sosta. Il cuscino è ricavato da un lenzuolo che è stato vissuto fino al punto di usura, ricucito e imbottito con il cotone di un divano pronto per il ritiro rifiuti. L’azione del ricamo invece, accoglie la cura e la lentezza in contrasto all’anonimia e velocità dell’industria.
In un tempo che corre e che ci costringe a correre con esso, in uno spazio che produce, macina, sfrutta e consuma, quest’opera si riappropria dello scarto e del proprio movimento.
Anno
2023
Tipologia
carrello, imbottitura, stoffa
Dimensione
cm 110 × 120 × 60
L'artista
Elysee Farazmand
Nata a Teheran (Iran) nel 2000, si trasferisce in Italia nel 2017 e nel 2020 si iscrive alla Facoltà di Fisica di Bologna. Nel 2022 il suo percorso compie una svolta significativa, quando decide di frequentare l’Accademia di Belle Arti felsinea.
È qui che i concetti teorici già indagati trovano una nuova dimensione. Entra in un rapporto di reciprocità e simbiosi con i materiali di scarto utilizzati, elemento cardine del suo processo creativo. Si crea così un cortocircuito nel ciclo di produzione tradizionale, sfidando la brevità della vita del prodotto e proponendo una riflessione sulla sostenibilità.