Laboratori didattici

“Indovina l’oggetto misterioso”

I laboratori sono già stati tenuti dal personale di Cooperativa Mare anche nelle edizioni precedenti. Ogni anno la volontà è stata quella di rinnovare la proposta e di renderla sempre più interessante. I nostri laboratori prevedono la possibilità di partecipazione dalle materne sino alle elementari e medie (scuole primarie e secondarie).

Ogni laboratorio è diviso in due parti: una prima parte di racconto della mostra, con narrazioni studiate ad hoc per il pubblico di riferimento, e una parte di interazione forte con le opere e produzione di contenuti da parte dei bambini, delle bambine e delle maestre presenti.

I materiali sono poi lasciati ai docenti per poter replicare il laboratorio e continuare a parlarne in classe. I temi cruciali dei laboratori, analizzati con giochi di ruolo e interazione attiva e con la tecnica della fiaba motoria, sono quelli della sostenibilità, della creatività legata al riuso di oggetti di uso comune, della responsabilità individuale nel contribuire a pratiche etiche e virtuose.

Ogni laboratorio è concepito con una parte di spiegazione della mostra e una parte laboratoriale vera a propria. Le classi verranno divise in 4 gruppi. Ogni gruppo, in un gioco simile al pictionary dovrà indovinare di volta in volta l’oggetto misterioso disegnato dai compagni di squadra su speciali lavagnette messe a disposizione durante il laboratorio, che consentiranno a tutte e tutti di disegnare e partecipare al laboratorio senza sporcare o utilizzare materiali che in alcune sedi espositive non sono considerati idonei.

Il gioco si concluderà quando tutti gli oggetti misteriosi individuati nelle carte del gioco saranno indovinati e rintracciati all’interno delle opere d’arte, andando ad elaborare e ricostruire gli oggetti di riuso utilizzati all’interno delle varie opere.

Si tratta di una metodologia narrativa e didattica già sperimentata nel corso degli scorsi anni, nei quali abbiamo notato come il porre l’attenzione su singoli oggetti delle opere consentisse di sviscerarne sia significati artistici che composizione materica, invitando cosi i bambini a mettersi in relazione con l’opera con grande attenzione dovendo cercare oggetti, riconoscerli, raccontarli ai loro compagni.