L'opera

Tana per l’uomo è il futuro rifugio dell’essere umano che trascura, danneggia e tratta con indifferenza l’ambiente. La metafora della “tana” rappresenta il nostro rifugio illusorio dalla realtà, un rifugio composto di rifiuti, un ambiente inospitale e puzzolente che abbiamo creato per noi stessi. Inoltre “Tana per…!!” è il grido che si fa dopo la scoperta dell’avversario che si sta nascondendo al gioco del nascondino; in questo caso è l’uomo che è stato scoperto nell’azione di disperdere i rifiuti nell’ambiente. L’opera sottolinea il danno che stiamo infliggendo al mondo e, di conseguenza, a noi stessi. La casa costruita, dalle dimensioni di una casa per bambini, simboleggia che saranno le generazioni future a subire le conseguenze delle nostre azioni attuali. L’intera opera è realizzata utilizzando esclusivamente rifiuti trovati sul posto che sono stati successivamente smaltiti.
Va presa in considerazione come opera, o azione artistica, la raccolta dei rifiuti e il conseguente ritorno all’origine del bosco. La fotografia diventa un mezzo per trasportare l’opera stessa, un modo per farla vivere al di là del suo contesto originale e raggiungere un pubblico più vasto.

Anno

2023

Tipologia

fotografia con fotocamera digitale

Dimensione

cm 100 × 120 circa

L'artista

Chiara Russo

Nasce a Roma nel 2000, ma vive e lavora ad Artena, un piccolo paese in provincia. Consegue il diploma in Arti figurative al Liceo artistico di Velletri ed è attualmente iscritta al corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Nel suo lavoro utilizza diversi medium, ma principalmente la scultura e la fotografia. Il ruolo dell’individuo all’interno della società, la percezione di se stessi, e i meccanismi della società in cui viviamo sono i macro-temi che smuovono la sua pratica artistica. Con la sua arte indaga la percezione di se stessi come esseri naturali, pur soggetti a meccanismi sociali.
Ricorre spesso all’utilizzo di elementi naturali, soprattutto piante grasse. Le piace ricreare metafore figurative accostando diversi elementi perché crede che ogni materiale ed elemento porti con sé una storia che lo rende significante.