L'opera

L’opera si compone di una serie di scarti di produzione tipografica, generati dal ripetuto passaggio in macchina da stampa dello stesso foglio. Tale procedimento produce sovrapposizioni e sbavature, incroci e commistioni di testi e immagini che vanno a generare paesaggi sempre inediti.
Le variazioni date dai contenuti mantengono come costante la scala colore presente su un margine del foglio, con i colori utilizzati per la stampa allineati in gradienti, ripetuti tramite la sovrapposizione scalata di più fogli.
Il risultato va quindi a comporre una serie potenzialmente sempre nuova e accidentale, in cui l’aspetto grafico dell’oggetto stampato perde ogni connotazione estetica per farsi funzionale alla pulizia della macchina da stampa.
L’opera si pone come obiettivo la restituzione di uno scarto il cui naturale percorso passerebbe dalla macchina da stampa al macero; la serie di fogli macchina qui si ripresenta come soggetto di una riflessione sulla produzione degli oggetti stampati stessi.

Anno

2023

Tipologia

carta, inchiostro, lastra offset; stampa offset

Dimensione

cm 100 × 80 (ciascuno)

L'artista

Erica Toffanin

Nata a Padova nel 2001, si forma al corso triennale di Arti multimediali all’Università IUAV di Venezia. La sua ricerca si sviluppa nell’ambito degli oggetti e dei materiali quotidiani, indagando come interagiscono con il corpo e con l’ambiente circostante. L’impegno individuale si mescola con quello del collettivo Ipercubo con il quale lavora nel campo del publishing, approfondendo una visione orientata all’editoria in un crocevia tra pubblicazione e scultura.