L'opera

Av07 Brodo Artificiale è un’installazione composta da scarti edili recuperati nella periferia di Napoli, acqua piovana, lievito e gelatina.
Questi elementi insieme formano un sistema che permette la proliferazione di alcune microforme di vita insinuate all’interno dell’acqua piovana.
Lo scopo è invertire la visione puramente antropocentrica in un immaginario biocentrico, che evidenzia la tecnica umana a riverenza della vita extraumana, puntando a una sinergia indispensabile tra esse.
Gli scarti diventano così rilevanti poiché si concedono una seconda vita: passano infatti dall’essere rifiuti a elementi funzionali che sinergicamente interagiscono con i nuovi microrganismi creatisi. Il polistirolo è quello utilizzato per i cappotti termici e diviene casa accogliente per il materiale organico ricavato, simboleggiando proprio un brodo primordiale, da cui ripartire nella simbiosi tra antropico e biotico, dando ambienti favorevoli per un fine non più utilitaristico umano, ma puramente incentivo per altre forme di vita.

Anno

2023

Tipologia

installazione con scarti edili (polistirolo, ferro), biomateriale (acqua piovana, lievito, gelatina)

Dimensione

cm 150 × 200 × 180

L'artista

Raimondo Coppola

È nato a Napoli nel 1997. Nel 2014 si è diplomato al Liceo artistico, nel 2019 ha concluso il triennio in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e nel 2022 ha conseguito il diploma di secondo livello nella stessa istituzione. Attualmente vive e lavora a Napoli ed è cultore della materia “Tecniche Extramediali”. La sua ricerca verte sui processi biologici e scientifici che risiedono dietro la materia mutevole, ritrovando il fondamento teorico nel rapporto eterno tra uomo e natura.
Utilizza diversi linguaggi che costituiscono un legame imprescindibile e necessario con la scelta e la manipolazione di materiali specifici volti a generare forme o processi. Il suo lavoro si sviluppa mettendo in scena apparati visivi che sviluppano un ragionamento sul mondo antropico e sulla vita biologica, evidenziando un duplice aspetto del presente, attraverso media digitali e analogici, restituendo le evoluzioni dei processi di manipolazione diretta o indiretta.